mercoledì 26 agosto 2009

Serenità..




«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella,
e sovrumanisilenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa vocevo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei.
Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare»
(Giacomo Leopardi)



Nessun commento:

Posta un commento